Il 2021 si apre con la cifra record di 1.700 miliardi.
Hai letto bene: 1.700 miliardi di € tenuti dagli italiani in conto corrente (e in altri strumenti di deposito a breve) a rendimento reale negativo considerata l’inflazione.
La cifra monstre vale poco meno dell’intero PIL prodotto nel nostro paese in tutto il 2019.
Viviamo purtroppo ancora nel pieno di una pandemia con annessa crisi economica.
Le famiglie, nell’incertezza, ancor più del solito, trovano “rifugio” nei conti correnti.
Perdita certa in conto, contro un rendimento medio 2020 dei portafogli d’investimento dei miei clienti pari al 4-5%.
Con picchi, per i portafogli più accrescitivi e votati all’azionario, anche del 7-8%.
Già, perché anche nel 2020 i mercati finanziari (mercato più e mercato meno ovviamente) hanno fatto il loro lavoro, anticipando nei numeri un’economia globale post Covid.
L’italiano medio tende però a non investire, a non pianificare finanziariamente il suo futuro e quello familiare, perdendo di conseguenza in potere d’acquisto fin dalla partenza.
Considerando la media degli ultimi 20 anni dell’indice dei prezzi al consumo pari all’1,7%, 10.000 € depositati su un conto corrente nel 2000, varrebbero oggi 7.138 € (-30% circa).
Se all’effetto inflazione aggiungiamo anche la crescente incidenza dei costi bancari, il danno economico diventa ancora più evidente, fin’anche a un valore, dopo 20 anni, di 5.400 € (-46%).
Vogliamo aggiungere a tutto questo il mancato guadagno per non aver investito quei risparmi?
Sempre negli ultimi 20 anni, azioni e obbligazioni hanno offerto un rendimento reale (al netto dell’inflazione) annualizzato rispettivamente del 5,20 e del 2%.
E’ allora vincente la scelta di lasciare in conto corrente i propri risparmi, o veramente non c’è alternativa al buon investimento?
Certo, l’investimento non è un evento, ma un processo.
Investire non è scommettere, richiede consapevolezza e una chiara strategia fin dall’inizio.
Occorre metterselo bene in testa.
Investire è un processo obbligato e semplice, non facile, per creare nel tempo la propria ricchezza personale finalizzata al raggiungimento degli obiettivi.
Tutto parte ovviamente dal guadagno, perché senza entrate non si può risparmiare e di conseguenza investire.
Però, come ama dire sempre il buon Warren Buffett, "non risparmiare ciò che rimane dopo la spesa, ma spendi ciò che è rimasto dopo il risparmio!".
A tal proposito sarebbe utile, ad esempio, attivare un piano di accumulo del capitale (PAC) che permetta di investire in modo sistematico il risparmio stesso per il raggiungimento, nel tempo, degli obiettivi futuri.
Sai quanto ha reso mediamente nel corso del 2020 un piano d’accumulo sull’azionario internazionale?
Il 12% e oltre!
Molti provano a risparmiare soltanto dopo aver sostenuto tutte le spese, con la speranza di trovare ancora qualcosa in conto corrente a fine mese.
Questo rischia però di non verificarsi, perché si tende spesso a consumare denaro anche in cose futili e non veramente necessarie.
Il risparmio oggi non può essere considerato marginale, alla fine, se si avanza qualcosa.
Per tutti sarebbe consigliato risparmiare almeno tra il 10 e il 30% del proprio reddito mensile.
Il risparmio (con conseguente accantonamento e investimento) va allora considerato in partenza, non appena si registrano entrate (stipendio, rendite o altro) in conto corrente.
Occorre cambiare la mentalità, fare una sorta di switch che consenta poi di affrontare con maggior serenità il futuro.
Ricordalo allora: non si risparmia dopo le spese, ma prima delle spese stesse!
Il risparmio va pianificato senza se e senza ma, con un’inerzia positiva e possibilmente in maniera automatica.
Risparmiare, ed investire di conseguenza, vuol dire non sacrificare il proprio futuro per il presente.
Il risparmio è sempre il necessario punto di partenza del processo d’investimento finalizzato alla realizzazione di uno o più obiettivi.
Per un futuro progetto ambizioso, per comprare qualcosa di importante, qualcosa che dà gioia e soddisfazione.
Rinunciare a qualcosa oggi per avere la serenità (almeno finanziaria) domani.
Non spendere tutto oggi e non avere più niente un domani.
E’ poi sicuramente utile dividere cose e progetti futuri in appositi e diversi “conti mentali”.
Ne hai già sentito parlare?
Rimango ben volentieri a tua disposizione per spiegarti nei dettagli a cosa mi riferisco con questo termine.
Parti allora con il piede giusto in questo nuovo anno!
I buoni propositi
servono a poco se poi non si mettono a terra e si concretizzano i progetti importanti.
Pensa per tempo al tuo futuro e dà retta al titolo del mio articolo: GUADAGNA, RISPARMIA, INVESTI!
Per raggiungere i tuoi obiettivi e per non dire un domani “se c’avessi
pensato prima …”.
Contattami per un incontro conoscitivo e per capire in che modo posso, fin da subito, esserti d’aiuto.
A tutti i miei lettori un sincero augurio di un Sereno 2021!
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