Borse da record, investitori in guardia.
Dopo un rally da oltre 20 punti percentuali messo a segno a Wall Street in ciascuno degli ultimi due anni, e con molti punti interrogativi a complicare il quadro dei prossimi mesi, è inevitabile avvertire un senso di vertigine.
Chi è investito si chiede se sia il momento di scendere dalla giostra e vendere un po' di azioni: OFF.
Chi invece è rimasto a terra vorrebbe attendere momenti migliori (prezzi di ingresso più bassi), per salire in giostra e farsi un giro: ON.
Come orientarsi allora in questa fase?
Molto semplice.
Se la tua logica di investimento può guardare al lungo termine, dai 7-8 anni in là, non ha alcun senso passare il proprio tempo a monitorare i movimenti dei mercati in attesa del giusto timing.
Non credo tu stia speculando, ma investendo.
E la differenza non è banale, visto e considerato che speculare significa scommettere sui movimenti dei prezzi a breve termine, mentre investire vuol dire far lavorare il proprio capitale nel medio o lungo periodo.
Anche perché, cercare il momento propizio per entrare (on) o uscire (off) dai mercati, espone a un rischio estremamente alto che porta a rischiare di farsi sfuggire le migliori sedute di Borsa, quelle che sulla lunga distanza fanno la vera differenza.
In merito a questo, gli analisti di Allianz Global Investors hanno fatto i conti: chi è rimasto investito nell’indice azionario America per 25 anni (dal Gennaio 1999 al Gennaio 2024) avrebbe portato a casa un rendimento medio annuo del 10,2%.
Ma, escludendo le 20 e le 40 migliori sedute di Borsa dell’intero periodo, il guadagno si sarebbe fermato, rispettivamente, al 5,17 e all’1,84%.
Bella differenza!
Attraversando l’Atlantico e guardando alle azioni europee, il peso delle “occasioni mancate” sarebbe stato addirittura superiore: a fronte di un guadagno medio annuo del 7,1% per gli investitori più disciplinati, chi avesse perso i 20 migliori giorni del mercato azionario (sempre in attesa, magari, di prezzi di acquisto più favorevoli…) avrebbe guadagnato soltanto l’1,2%.
Il risultato sarebbe stato addirittura negativo (-2,5% medio annuo), escludendo dal conteggio le 40 migliori sedute di Borsa degli ultimi 25 anni.
Sell in May and go away?
O, ancora, don’t come back until St Leger’s Day?
E chi più ne ha, più ne metta...
Sulla lunga distanza restare sempre investiti è premiante!
Anche rispetto a queste strategie di trading che consiglierebbero agli investitori di vendere a Maggio e scappare, per non far ritorno in Borsa prima del St Leger’s Day che ricorre alla fine di Settembre.
Con tutto ciò non intendo dire che è consigliabile sposare il "semplice" andamento dei mercati, senza avvalersi di valide soluzioni di investimento a gestione attiva.
Anzi.
Guardando al 2024 da poco concluso, il paniere americano S&P 500 ha reso il 23,3%.
Senza le 5 migliori sedute di Borsa, l’investitore avrebbe portato a casa un guadagno più che dimezzato: 11,3%.
Ma se fosse stato in grado di evitare le 5 peggiori giornate del listino USA, avrebbe ottenuto un ritorno del 39,58%.
Evitare (o limitare) giorni neri e correzioni è ovviamente un esercizio estremamente complicato, che spetta ai professionisti.
L’emotività, poi, fa sempre la sua parte.
In ogni caso, nel lungo termine la strategia buy and hold (acquista e rimani investito) è imbattibile.
La strategia vince sulla tattica.
Concludo con una famosa frase del grande Warren Buffett: "c'è qualcuno seduto all'ombra oggi perché qualcun altro ha piantato un albero molto tempo fa".
Queste parole devono sempre ricordarci che i risultati sostenibili e degni di nota, nei mercati finanziari così come nella vita credo, richiedono tempo e una pianificazione a lungo termine.
Chiaramente molta pazienza, poca emotività e fiducia in un consulente esperto andrebbero a dipingere il quadro perfetto.
Non spaventarti quindi del futuro, anche in ambito finanziario, ma osservalo e intercettalo, perché investire correttamente oggi significa lavorare sulla serenità del domani.