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www.davideberto.it2025-06-16
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    CRIPTOVALUTE: VEDIAMO DI FARE UN PO' DI CHIAREZZA

    Credimi, non c'è settimana che passa senza che qualcuno mi chieda info in merito alle criptovalute.
    Ma tu tratti criptovalute?
    Ma che ne pensi delle criptovalute?
    Molto spesso queste domande arrivano da persone che non sanno neanche distinguere un titolo azionario da uno obbligazionario, ma che vuoi farci...
    Le cripto hanno evidentemente un fascino a cui è difficile resistere.
    Facciamo allora un po' di chiarezza nella speranza che, dopo aver letto questa mia 4 Minuti, tu possa avere un po' più di consapevolezza in materia.

    Prima di tutto ci tengo a ricordarti che la nascita di Bitcoin risale al lontano 2009.
    Tra un po' la regina delle cripto raggiungerà allora la maggiore età.
    Come passa il tempo...

    Il valore di un titolo dipende dalla sua domanda e dall'offerta sul mercato borsistico.
    Maggiore è la domanda, più il titolo acquisisce valore.
    Ma, indipendentemente dalle leggi economiche del mercato finanziario, alla fine il suo valore è legato al sottostante.
    Uscendo cioè dai movimenti di borsa, ciò che conta è il valore del titolo nel mercato reale.
    Prendiamo, ad esempio, l'azione Nike: se l'azienda va bene nel mercato reale, vende bene ed è gestita con i principi di efficacia ed efficienza, è molto probabile che il mercato finanziario apprezzi il titolo.
    Se Nike, per varie ragioni, riduce le vendite a livello globale, il mercato finanziario sconterà questo valore nel titolo dell'azienda stessa.
    Cosa produce l'azienda che ha emesso quel titolo?
    Che mercato serve?
    Che spazi di crescita ha?
    Quanto è sostenibile il modello di business dell'azienda nel lungo termine?
    Detto in altre parole: i ricavi riescono a superare i costi per generare quel profitto che consentirà poi la distribuzione di dividendi agli azionisti?

    Nel caso delle criptovalute, le risposte a queste domande sono, per dirla in modo gentile, sempre piuttosto ambigue.
    Soprattutto perché non bisogna fare l'errore di considerarle un investimento.
    Si tratta di valute.
    E come tutte le monete il valore dipende da chi garantisce per loro.
    Nel caso dell'euro, come del dollaro americano o del renminbi cinese, sono le rispettive banche centrali.
    Nel caso delle criptovalute sono invece le comunità che in esse credono a conferire valore.
    Qual è allora il valore sottostante di una criptovaluta?
    Indipendentemente da quanto accade in borsa, il suo valore dipende dalla funzione che svolge nel mercato reale, che nel caso delle cripto è quello di essere usate in qualità di contropartita in una transazione.
    Immaginiamo di voler comprare delle scarpe Nike in un negozio.
    Quel negozio gradirà ricevere degli euro come contropartita.
    In futuro molto probabilmente accetterà, come già accade in Cina, la moneta ufficiale del paese in formato digitale.
    Ma avrà piacere a ricevere Dogecoin o qualsiasi altro succedaneo cripto?

    Il valore di una valuta dipende dalla certezza che quella valuta preservi quel valore e possa essere impegnata come contropartita in qualsiasi transazione.
    Non solo nella piccola o grande comunità di chi crede in quella moneta.
    La grazia, nel caso di euro, dollaro e yuan, è proprio fornita dal fatto che le banche centrali proteggono quel valore con delle riserve.
    Cosa che non accade per le cripto in generale, il cui valore è squisitamente legato al fatto che qualcuno le ha già usate nel recente passato.
    Ma non vi è alcuna certezza che verranno usate anche in futuro.
    Anche perché, finora, l'impiego delle cripto è parso più che altro un modo per investire.
    A poco, tra l'altro, sono serviti i tentativi di legare le cripto con le monete tradizionali, come nel caso delle stablecoin.
    Molti sono rimasti scottati dai miliardi bruciati dal fallimento delle coreane Terra e Luna, oramai quasi tre anni fa.
    Senza il sottostante "reale", il titolo di qualsiasi prodotto, incluse le cripto, diventa uno scambio fine a se stesso, con obiettivi puramente speculativi.
    Ciò significa che rimane in piedi fino a che qualcuno si accorge che il titolo non ha più valore, generando poi una fuga di massa che porta al fallimento del titolo stesso.
    Insomma, uno schema Ponzi.

    Detto e scritto tutto questo, sarebbe però perlomeno miope non vedere nelle criptovalute un importante contenuto di innovazione di sfida all'esistente.
    Ragionare con il pilota automatico di pratiche consolidate sulla base del passato potrebbe non essere sufficiente.
    Osservare da vicino un'innovazione che, sebbene possa apparire fragile, oltre che aver avuto una storia frastagliata, trova ragion d'essere in quel mix fatto di tecnologia, nuove comunità, nuovi confini, nuova politica che sta ponendo sotto tensione gli Stati, figurarsi il mondo delle valute.
  • Ti auguro un buon fine settimana.
    Un caro saluto.

    Davide