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www.davideberto.it2025-06-16
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    INVESTIRE IN ORO FISICO

    L'oro, bene rifugio per eccellenza, sta vivendo un periodo di estrema lucentezza in ambito finanziario.
    Da sempre considerato una "valuta" adatta ai tempi di crisi, in caso di turbolenza dei mercati il metallo prezioso tende a beneficiare della sua parziale correlazione con le altre classi d'investimento.
    Il calo dei corsi delle azioni, delle obbligazioni e degli immobili, non ha infatti necessariamente un impatto negativo sul prezzo dell'oro.
    Anzi, spesso il valore del metallo prezioso aumenta addirittura quando i corsi azionari scendono.
    Per questo motivo l'oro contribuisce a diversificare il portafoglio d'investimento e a proteggerlo dalle perdite.

    Si può investire nel metallo prezioso attraverso un fondo comune con sottostanti titoli di aziende aurifere, attraverso un ETF, o, ancora, mediante l'acquisto di lingotti e monete.
    La scelta della forma più appropriata dipende dalle proprie esigenze e dai valori investibili.
    Nella mia 4 Minuti odierna voglio approfondire l'investimento in oro fisico, che per molti, soprattutto in tempi di incertezza economica, può sembrare una scelta solida e rassicurante.
    Come sempre è di fondamentale importanza essere consapevoli dei rischi e dei costi che comporta una scelta simile.
    Vediamoli assieme.

    L’oro, pur essendo storicamente un bene rifugio, non è certo esente da volatilità: il suo prezzo può infatti subire oscillazioni anche marcate nel breve periodo.
    Acquistarlo in un’unica soluzione durante un picco di mercato come quello che stiamo vivendo, espone al rischio di trovarsi con un prezzo di ingresso sfavorevole.
    In questo senso, un piano di accumulo può aiutare a distribuire il rischio nel tempo, sfruttando la media dei prezzi d’acquisto.

    Un altro aspetto da valutare con attenzione è quello dei costi di transazione.
    L’acquisto di lingotti o monete comporta un differenziale tra prezzo di acquisto e di rivendita che può arrivare anche al 7%, soprattutto per i tagli più piccoli.
    A questo occorre aggiungere i costi di custodia e di assicurazione: l’oro va conservato in modo sicuro, e, se non si opta per caveau professionali, bisogna attrezzarsi con casseforti e coperture assicurative.
    Lasciarlo in casa senza misure adeguate espone al rischio di furto o smarrimento, e anche il semplice trasporto può diventare un punto critico.

    Non meno importante è la verifica dell’autenticità e dell’affidabilità del venditore: il rischio di trovarsi con oro contraffatto o di purezza inferiore al dichiarato esiste, specialmente se ci si affida a operatori poco trasparenti.
    L’oro inoltre non genera reddito: a differenza di obbligazioni e azioni, non paga cedole né dividendi.
    La sua redditività dipende unicamente dall’aumento del prezzo nel tempo.
    In questo contesto va considerato anche il rischio valutario, visto che l’oro è quotato in dollari: se non è coperto, il cambio euro-dollaro può influenzare non poco il rendimento finale.

    In situazioni di crisi estrema può diventare complicato vendere rapidamente l’oro acquistato.
    In caso poi di oro fisico, dove e come lo custodisce l’intermediario?
    E’ intestato individualmente o in forma collettiva?
    Quali sono le commissioni applicate e quanto sarà effettivamente semplice riscattarlo in futuro?

    Avrai allora compreso che è essenziale valutare con attenzione le condizioni contrattuali e i rischi associati.
    Soprattutto se vi si investe con un orizzonte di tempo inferiore ai 5-10 anni.

    L'oro, in conclusione, è sicuramente un'asset class che merita di trovare il suo posto in un ampio e ben diversificato portafoglio d'investimento.
    Investirvi non è semplice, le insidie sono sempre dietro l'angolo.
    Meglio allora optare per un ETF o un fondo comune di investimento, con il prezioso aiuto di un professionista certificato.
  • Il mio augurio, in conclusione, di un sereno fine settimana.
    Un caro saluto.

    Davide